Silenzio, sessione del Parlamento in corso

Il dibattito al Consiglio nazionale è in pieno svolgimento. I parlamentari ascoltano, una relatrice difende la sua proposta, altri avanzano le loro obiezioni. Improvvisamente, sulle tribune viene spiegato uno striscione con la scritta «Cancel the debt of the global south».

29 settembre 2022, è in corso il penultimo giorno della sessione autunnale del Consiglio nazionale. I parlamentari sono al lavoro, discutono progetti, mozioni e interpellanze. Una seduta come tante altre, o almeno così sembra. 

Dalle tribune riservate ai visitatori, un gruppo di attivisti per il clima decide di interrompere il dibattito in corso. Muniti di striscione e aeroplanini di carta, i manifestanti rivendicano misure più severe a tutela del clima. 

Un Palazzo aperto, in tutta sicurezza

Ma come sono riusciti a entrare? In Svizzera, le sedute dell’Assemblea federale sono pubbliche, salvo particolari eccezioni previste per tutelare importanti interessi in materia di sicurezza del Paese o per motivi inerenti alla protezione della personalità. Chiunque può quindi assistere ai dibattiti e vivere da vicino l’azione politica. È un’occasione per conoscere e comprendere i meccanismi della nostra democrazia. fedpol garantisce la sicurezza del Palazzo del Parlamento. Controlla gli ingressi e si accerta che vengano rispettate le regole previste. 

Un telo e della carta: agli attivisti non è servito altro per mettere in atto la loro protesta. Nulla di veramente sospetto quindi. La carta è accuratamente nascosta sotto i vestiti. Non rilevando niente di anomalo al metal detector, gli addetti ai controlli non ritengono necessario effettuare una perquisizione personale. 

Tuttavia, questa manifestazione pubblica richiede l’intervento del servizio di sicurezza, chiamato a far osservare le regole: i dibattiti devono essere rispettati. I collaboratori di fedpol intervengono, gli attivisti collaborano e lasciano le tribune. Non si tratta di mettere in discussione l’impegno a favore di una o dell’altra causa, ma di applicare le regole previste: la sicurezza dell’edificio, e soprattutto delle persone, non deve in alcun modo essere compromessa. La sessione può riprendere. 

Questo episodio dimostra ancora una volta quanto sia importante che i lavori del Parlamento possano svolgersi senza intralci. Del resto, sicurezza al Parlamento significa sicurezza della nostra democrazia. Oggi abbiamo avuto a che fare con uno striscione e alcuni aeroplanini di carta. E domani?